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PRIMA DELLE PRIME - LO SCHIACCIANOCI

Prima delle prime - Lo schiaccianoci

Incontri

Prima delle prime - Lo schiaccianoci

15 dicembre 2022

Ridotto dei palchi “A. Toscanini” 

Teatro alla Scala con Amici della Scala

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

In breve

Elisa Guzzo Vaccarino

Un sogno color della notte

 

Nel nome di Nureyev, di cui nel 2023 ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa, si apre la nuova Stagione di Balletto, con il grande ritorno del suo Schiaccianoci, nuovamente sul palcoscenico della Scala dove fu presentato la prima volta nel 1969 (non molto lontano dal debutto a Stoccolma nel 1967 e l’anno successivo al Covent Garden con il Royal Ballet) e l’ultima volta nel 2006. La Stagione inizia dunque nel segno di una tradizione che si rinnova, nel celebrare le festività con il balletto che più di ogni altro con esse si identifica, e con il ritorno di una delle coreografie più legate alla storia del Corpo di Ballo e ai protagonisti che si sono avvicendati nelle diverse edizioni; una storia che prosegue ora, a sedici anni dalle precedenti recite, con il debutto di nuovi cast, con gli artisti della attuale Compagnia che per la prima volta affronteranno questa produzione.

 

Un sogno color della notte è il titolo emblematico di questo incontro: come ricorda la relatrice Elisa Guzzo Vaccarino “per Lo schiaccianoci Rudolf Nureyev guardava ai misteri di E.T.A. Hoffmann e non alla versione più soft di Alexandre Dumas. La sua lettura psicologico-cinematografica fa dello Schiaccianoci un “balletto di trasformazione”: dello zio/maestro di ballo/burattinaio/mago in Principe, di Clara da bambina in giovane donna, degli adulti in neri fantasmi mantellati e mascherati”. E su tutto la danza: “tocca ai ballerini dare organicità all’intrico di passi da eseguire, che non è riservato solo agli interpreti principali, ma vibra in tutte le variazioni, balli di carattere compresi”. Dalle danze dei bambini, in gioiosa attesa dei doni di Natale nel salone illuminato per la festa, alla battaglia notturna tra topi e soldatini, la musica e la coreografia convergono verso i celebri valzer - dal valzer dei Fiocchi di Neve nel primo atto al valzer dei Fiori nel secondo atto - e nei passi a due, ricchi di tecnica, rigore, linee ed equilibri, e rivelano l’impostazione drammaturgica che Nureyev volle conferire a questo balletto: il sogno di Clara, il viaggio di una adolescente, tra ombre e luci.